«Come si possono far rivivere il poema, il fetore e il rumore irritante; la qualità della luce, il tono, l'abitudine e il sogno? Se raccogliete animali marini, vi sono certi vermi piatti tanto delicati che è quasi impossibile imprigionarli interi, perché si rompono e sbrindellano al solo toccarli. Dovete lasciarli colare di propria volontà sulla lama di un coltello, e poi sollevarla leggermente per metterli nella bottiglia piena d'acqua di mare. E forse questo potrebbe essere il modo per scrivere questo libro: aprire la pagina e lasciare che le storie vi entrino strisciando da sole.» -- John Steinbeck /Colonna sonora: ``Xanopticon - Into the Dark''/ Benvenuti nella ``LTIN'' o - per esteso - la ``Leonardo Taccari's Irregular Newsletter''[0]! Dato che negli ultimi mesi sono stato meno pressante del solito ho meditato decidendo di iniziare a scrivere una serie - rigorosamente *irregolare*! - di email (dopo aver passato diverso tempo a fissare inerme questi vermi piatti senza nemmeno provare a sfiorarli...). Questa serie di email nasce dalla necessità di riprendere il coltello tra le mani, iniziare a catturarli e lasciarli strisciare qui, confondendosi tra i caratteri di queste lettere nel più totale flusso-di-coscienza[1]. Cercherò di impegnarmi a condividere materiale recuperato dal sottosuolo informatico: curiosità, articoli interessanti, talk, filippiche e altro ancora. Il tutto correlato da citazionismo neosituazionista e sarcasmo - MAI PRESO ABBASTANZA SUL SERIO! - post-dada tra le mani morte di un cadavre exquis. Mi sono soffermato già troppo a lungo, ecco i contenuti di questa LTIN #0!: ``The Mess We're In'', Joe Armstrong --------------------------------------------- In questa presentazione Joe Armstrong discute dei casini in cui ci troviamo ora: «In the last 40 years we have written billions of lines of code that will keep programmers employed for trillions of man hours in the next few thousand years to clean up the mess we've made» Il talk non è una semplice critica a ciò che è diventata oggi l'informatica ma fornisce anche degli spunti molto interessanti su come affrontare alcune tematiche. ``Milk or Wine: Does Software Security Improve with Age?'', Andy Ozment, Stuart E. Schechter ------------------------------------------------------------------- Il titolo dice tutto: il software assomiglia di più al latte o al vino?[2] Andy Ozment e Stuart E. Schechter prendono in esame il codice di OpenBSD analizzando i problemi di sicurezza riportati e poi corretti nell'arco di sette anni e mezzo rispondendo a diverse domande interessanti. ``A zine about strace'', Julia Evans ----------------------------------------- Un piccolo fascicoletto su strace utilizzabile come introduzione. Mi ha colpito moltissimo la forma piuttosto fiabesca del fascicoletto (e inutile dire che IMHO ciò funziona molto bene come introduzione a strumenti come {k,s}trace che spesso preoccupano chi si vuole avvicinare ad essi!). ``Genious or stupid?'', CommitStrip ------------------------------------------------------------ Vignetta su che cosa può succedere quando ci si imbatte in una riga di codice che *deve* avere un senso!... ``The history of grep, the 40 years old Unix command'', Benjamin Rualthanzauva ------------------------------------------------------- Blog post riguardo le origini di grep(1). «One afternoon I asked Ken Thompson if he could lift the regular expression recognizer out of the editor and make a one-pass program to do it. He said yes. The next morning I found a note in my mail announcing a program named grep. It worked like a charm. When asked what that funny name meant, Ken said it was obvious. It stood for the editor command that it simulated, g/re/p (global regular expression print).» -- Doug McIlroy Per maggiori informazioni ed una più lunga discussione consiglio di leggere il corrispondente thread sulla ML TUHS: http://minnie.tuhs.org/pipermail/tuhs/2016-January/006591.html ``Facebook in India: Can't give it away'', The Economist -------------------------------------------------------- Fino a poche settimane fa non avevo idea che esistesse un dominio ``internet.org''... Con un nome del genere pensavo che fosse qualche cosa di essenziale come ``example.org''... ...ma mi sbagliavo!: $ whois internet.org | egrep 'Registrant (Name|Organization)' Registrant Name: Domain Administrator Registrant Organization: Facebook, Inc. ...oops! L'articolo su Economist dà una buona panoramica sul programma ``Free Basics'' di Facebook. [0]: ...sì, avete ragione, il nome non è il massimo... Irregular Newsletter mi convince mentre l'elle-ti iniziale molto meno... ...quindi si accettano proposte per ribattezzare questa irregular newsletter se avrà successo! [1]: ...o flusso-di-(in)coscienza! [2]: Riflettendo sulla sottocultura hacker potete immaginare! ;)